Se anche il National Geographic sostiene che la città di Cagliari sia “una delle mete più sottovalutate d’Europa”, un motivo ci sarà. Per scoprire questa perla del Mediterraneo il THotel è il posto ideale in cui soggiornare e ora vi spiego il perché.

La struttura

Dopo aver varcato la soglia del THotel si nota subito la cura dei dettagli e l’eleganza dell’arredamento.
Gli spazi comuni sono molto accoglienti e luminosi, e personalmente ho apprezzato molto la presenza di una cascata interna e del bar con bancone circolare in cui potersi godere un cocktail in completo relax.

All’interno della struttura, sono presenti i ristoranti e la spa. La struttura centrale è collegata ad una torre di 15 piani dove abbiamo alloggiato noi, che regala un panorama stupendo sulla città di Cagliari di cui parlerò più avanti.

La camera

Dopo essere saliti al 14esimo piano della torre, entriamo nella nostra camera e rimaniamo stupiti dalla bellezza dei colori e dell’arredamento.

Oltre ad aver apprezzato la pulizia a dir poco impeccabile, la cosa che ci ha lasciato di più a bocca aperta è stata la vetrata che percorre l’intera camera e il bagno, dalla quale si ha una vista incredibile sul mare e sulla città.

Totale relax nella Spa

Trovare un hotel in città con una Spa non è una cosa molto comune, eppure il THotel ha saputo regalarci quest’altra gioia.
La piscina è dotata di 6 tipi di getti di idromassaggio (compresi i lettini, che avrei voluto portarmeli a casa) e sul tetto sono presenti delle piccole luci che sembrano stelle e che creano un’atmosfera davvero particolare.
Il percorso comprende anche bagno turco, doccia emozionale e cromoterapia.

Dopo aver passato qualche ora di relax in questo paradiso, ne siamo usciti completamente rinati.

Il ristorante

Chi mi conosce lo sa, il mio amore per il cibo non conosce confini, e il THotel ci ha fatto vivere un’esperienza culinaria davvero unica che voglio assolutamente raccontare.

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Tutto inizia con la location: un tavolino nell’isolotto al centro della piscina dell’hotel che ci ha regalato un’atmosfera magica.

Lo chef Damiano ha cucinato per noi diversi piatti, uno più buono dell’altro, che il Maitre Gigi ci ha descritto accuratamente abbinando una serie di vini che si sposavano perfettamente con i piatti.

 

Erica ha potuto assaporare crudités di ostrica, scampo e tonno con una centrifuga di mela verde e zenzero e tagliolini al limone e frutti di mare.

Per me, invece, lo chef ha preparato un delizioso carpaccio di manzo al pepe con mousse al formaggio e pesto e dei tagliolini al tartufo che erano la fine del mondo.

Sia io che Erica, abbiamo inoltre potuto gustare il carpaccio di muggine con frutto della passione come primo antipasto, ravioli con burrata di bufala serviti sulla salsa di pomodoro più gustosa che io abbia mai assaggiato e come secondo un delizioso filetto di San Pietro con verdure e salsa al vermentino.
Come dolce ci è stato servito un tortino vegano al rosmarino in salsa di fragole accompagnato da un passito che ha rappresentato la perfetta conclusione di una cena-capolavoro.

Ho sempre pensato che per ideare e cucinare piatti particolari come questi sia necessario un vero e proprio talento, lo chef Damiano ha confermato la mia idea rappresentando appieno l’eccellenza culinaria italiana.

Aver potuto soggiornare nel THotel è stato un piacere; l’eleganza, la cordialità e la gentilezza del personale hanno contribuito a rendere questa nostra esperienza splendida sotto tutti i punti di vista. Non mi rimane che ringraziare tutto lo staff, nella speranza di rincontrarci presto.