La Street Photography è una delle migliori forme di fotografia. Lo zaino Noreg di Manfrotto mi ha fatto apprezzare ancora di più ogni sua sfaccettatura, adesso vi racconto perché!

Una delle cose a cui nessun fotografo non vorrebbe mai rinunciare durante un viaggio è la comodità.

Il peso dell’attrezzatura fotografica generalmente si fa sentire e, nonostante negli ultimi anni abbia subito un notevole miglioramento con l’uscita delle mirrorless, continua ad essere un tasto dolente per tutti i fotografi.

Gli street photographer, in particolare, sono alla costante ricerca di un equipaggiamento che gli permetta di sostenere il peso durante lunghi periodi di tempo, come ad esempio giornate intere.


Durante il mio viaggio ad Amsterdam ho avuto il piacere di portare con me il Noreg, il nuovo zaino di Manfrotto studiato principalmente per la street photography.

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Non mi soffermerò a descrivere le specifiche tecniche che Manfrotto descrive già in modo molto accurato sul suo sito, preferisco piuttosto parlare di ciò che mi ha permesso di godermi al 100% il mio viaggio.

Come ho raccontato sul mio profilo Instagram, le feature che mi hanno colpito di più fin da subito sono state diverse, e si sono rivelate davvero utili in diverse situazioni.

Nello specifico, le cose ho apprezzato di più di questo zaino, sono le seguenti:

Tasca PC e tablet con cerniera zip separabili dal resto dello zaino e borsa fotografica aggiuntiva interna

Durante tutti i viaggi c’è un momento in particolare odiato dalla maggior parte dei fotografi: il passaggio al metal detector.

Il motivo è molto semplice: ogni volta che lo zaino fotografico viene passato ai controlli, ci viene chiesto di aprirlo per ispezionarlo meglio, e puntualmente vengono tirati fuori obbiettivi, filtri e via dicendo, mentre dalla nostra fronte scende una gocciolina di sudore a causa dell’apprensione.

Questa volta, però, non mi sono fatto fregare e sono arrivato ai controlli preparato.
Il Noreg, infatti, è composto da una tasca per PC e tablet separabile da una zip e da un’ulteriore borsa fotografica interna estraibile dallo zaino in modo davvero comodo.

Questa feature mi ha fatto risparmiare tempo ai controlli e soprattutto mi ha fatto stare tranquillo, senza il pensiero che la mia attrezzatura fosse maneggiata da estranei.

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La possibilità di estrarre la borsa fotografica secondaria, mi ha salvato anche in altre situazioni, come ad esempio durante la visita al Rijksmuseum.

All’interno del museo, infatti, non è permesso portare zaini ingombranti a causa della possibilità di danneggiare le opere, fatta eccezione per piccole borse non ingombranti.

Siccome l’idea di separarmi dalla mia macchina fotografica e dai miei obbiettivi non mi piacesse molto, ho estratto la borsa interna, lasciando lo zaino al deposito e godendomi appieno la visita al museo, ancora una volta: grazie Manfrotto!

Versatilità per ogni esigenza

La modularità di questo zaino permette inoltre di guadagnare spazio nel caso in cui si decidesse di voler portare altra roba extra.
Infatti, estraendo la borsa fotografica, lo zaino diventa un classico backpack in cui si possono inserire libri, giacche e molto altro.

Le prime persone che mi vengono in mente quando penso a questa feature sono sicuramente gli universitari o i lavoratori, che durante le ore di lezione/lavoro necessitano di uno zaino classico, e nel resto del tempo possono avere uno zaino fotografico a tutti gli effetti con una semplice mossa.

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Tasca dedicata a treppiede

La street photography è imprevedibile, nessuno scatto è banale, e molte volte ci si trova in situazioni particolari in cui bisogna scatenare la propria creatività.

Ad Amsterdam, ho voluto sperimentare alcune lunghe esposizioni sui famosi canali della città, e la tasca esterna dedicata al treppiede mi ha permesso di portare con me il mio Befree Advanced Twist in carbonio, e fissarlo in sicurezza nella tasca esterna.

Questa feature mi ha permesso di portare a casa degli scatti particolari “eliminando” il grande afflusso di gente sulla strada.
Inoltre, il peso del cavalletto era talmente ben bilanciato, che non ho mai sentito l’esigenza di staccarlo o di riposare la schiena.


Noreg Manfrotto: la mia valutazione finale

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Nel corso degli anni ho provato diversi zaini fotografici per la street photography, ma difficilmente mi sono trovato così bene.

Il mio giudizio non può che essere positivo, ogni feature dello zaino si è rivelata di grande aiuto in diversi momenti del mio viaggio.

La portabilità del Noreg è davvero ottima, come ci ha sempre abituati Manfrotto con i suoi prodotti, e la presenza di scomparti estraibili e la tasca esterna per il treppiede sono le caratteristiche che fanno fare il salto di qualità al prodotto e di conseguenza al modo in cui il fotografo si approccia al viaggio.

Nonostante abbia camminato per più di 20km ogni giorno, il buon bilanciamento del peso mi ha permesso di arrivare a fine giornata con nessun dolore.

Sono estremamente soddisfatto di questo prodotto, e non posso che consigliarlo a tutti gli appassionati di street photography, magari studenti, che necessitano di uno zaino versatile che si può trasformare in uno zaino fotografico in pochi secondi.

Grazie Manfrotto per questo bellissimo prodotto, a presto!